Editore: | Astrolabio Ubaldini |
Genere: | Buddhismo |
Autori: | S.S. XIV Dalai Lama |
Pagine: | 526 pagine |
ISBN13: | 9788834018545 |
Lingua: | IT |
Il secondo volume della serie concepita e redatta sotto la supervisione
di Sua Santità il Dalai Lama, un’opera in quattro volumi che costituisce
un compendio delle indagini scientifiche e filosofiche del buddhismo
indiano sulla natura della realtà, prende in esame la scienza della
mente. Il lettore è dapprima introdotto alle peculiari concezioni della
mente e della coscienza nel buddhismo: la mente come un continuum di
momenti mentali, in cui ogni momento sorge dal precedente in modo
causale e a sua volta agisce come causa del momento successivo; le sei
categorie di coscienza, cinque coscienze sensoriali e la coscienza
mentale. Poi la presentazione tradizionale dei fenomeni mentali:
l’analisi dei fattori mentali contenuta nei testi dell’Abhidharma, nella
seconda parte del volume, assume particolare rilevanza per la
psicologia e le neuroscienze contemporanee, e per quanti siano
interessati a comprendere meglio le pratiche complementari di
derivazione buddhista quali la mindfulness e l’addestramento alla
compassione. Si passa poi all’epistemologia buddhista (pramāṇa),
soprattutto quella sviluppata da Dignāga e Dharmakīrti, e alla
prospettiva dei tantra buddhisti, secondo cui mente e corpo sono non
duali, con i suoi livelli sottili di coscienza collegati alle energie
sottili o ‘venti’ che scorrono lungo alcuni canali all’interno del corpo
umano. Nell’ultima parte è esposta la cosiddetta ‘scienza contemplativa
buddhista’, la psicologia alla base della meditazione con le teorie e i
metodi dell’addestramento mentale, che comprendono la meditazione del
calmo dimorare (śamatha), la meditazione di visione speciale (vipaśyanā)
e la coltivazione della gentilezza amorevole e della compassione. Il
volume raccoglie passi scelti da alcuni dei più grandi pensatori
buddhisti indiani, come Asaṅga, Vasubandhu, Nāgārjuna, Dignāga e
Dharmakīrti, e per fornire un contesto ai lettori occidentali, ogni
parte del volume è introdotta da un saggio di John D. Dunne, professore
di Filosofia buddhista e pratica contemplativa all’Università del
Wisconsin. I saggi stabiliscono una connessione tra il materiale degli
antichi filosofi indiani e i loro paralleli occidentali, entrando a
pieno titolo nel dibattito contemporaneo.