Editore: | Minimum Fax |
Genere: | Creatività e tempo libero |
Autori: | Stefano Liberti |
Pagine: | 327 pagine |
ISBN13: | 9788875217440 |
Lingua: | IT |
Secondo previsioni dell'Onu, nel 2050 saremo 9 miliardi di persone sulla
Terra. Come ci sfameremo, se le risorse sono sempre più scarse e gli
abitanti di paesi iperpopolati come la Cina stanno repentinamente
cambiando abitudini alimentari? La finanza globale, insieme alle
multinazionali del cibo, ha fiutato l'affare: l'overpopulation business.
Dopo "A sud di Lampedusa" e "Landgrabbing", Stefano Liberti ci presenta
un reportage importante che segue la filiera di quattro prodotti
alimentari - la carne di maiale, la soia, il tonno in scatola e il
pomodoro concentrato - per osservare cosa accade in un settore divorato
dall'aggressività della finanza che ha deciso di trasformare il pianeta
in un gigantesco pasto. Un'indagine globale durata due anni,
dall'Amazzonia brasiliana dove le sconfinate monocolture di soia stanno
distruggendo la più grande fabbrica di biodiversità della Terra ai
mega-pescherecci che setacciano e saccheggiano gli oceani per garantire
scatolette di tonno sempre più economiche, dagli allevamenti industriali
di suini negli Stati Uniti a un futuristico mattatoio cinese, fino alle
campagne della Puglia, dove i lavoratori ghanesi raccolgono i pomodori
che prima coltivavano nelle loro terre in Africa. Un'inchiesta che fa
luce sui giochi di potere che regolano il mercato del cibo, dominato da
pochi colossali attori sempre più intenzionati a controllare ciò che
mangiamo e a macinare profitti monumentali.